Il nord America é il paese in cui viene usato maggiormente internet rispetto agli altri paesi del mondo con l´88% della popolazione, segue l´europa dell´ovest con l´83%. Le piattaforme sociali usate per comunicare sono Facebook e WhatsApp in tutto il mondo. Sono gli stati del Brasile e delle Filippine ad avere il più alto numero di utenti che si collegano a internet attraverso il computer e che spendono più tempo su Facebook o a comunicare con WhatsApp. In Italia le persone passano 4 ore al giorno davanti i loro computer collegati a internet, 2 ore al telefonino, quasi 2 ore sui social network e quasi 2 ore e mezza davanti la televisione. (Rapporto “We Are Social” 2016).
Vietare ai nativi digitali di utilizzare gli strumenti digitali sarebbe utopistico, diseducativo e controproducente, si impedirebbe loro di inserirsi nella società, di farsi degli amici, e potrebbero essere emarginati nel mondo del lavoro. Non sarebbe indicato esporre i bambini fin da piccoli alla tecnologia in quanto il loro cervello é facilmente plasmabile in base all´uso che ne viene fatto. Sarebbe opportuno che i genitori con il primo approccio alla tecnologia diano una cultura di base sullo strumento.
I genitori che sanno utilizzare i media peggio dei loro figli non si dovrebbero arrabbiare con se stessi o vedere questo fatto come minaccioso per la relazione, ma anzi, potrebbero sfruttare questa situazione per rafforzare il rapporto e insieme a loro sviluppare il modo migliore per utilizzare questi strumenti. Ogni bambino crescendo osserva i propri genitori, ed essi, anche se non sempre competenti nel campo tecnologico, potrebbero insegnar loro delle basi elementari su nozioni chiave, come per esempio come gestire le relazioni e le emozioni. Non andrebbero mai scordati alcuni gesti, il guardare negli occhi una persona che parla, anziché scrivere con il cellulare facendo cenni con la testa.
Secondo gli studiosi Caron e Caronia l´impatto dei nuovi mezzi di comunicazione avrebbe modificato anche la relazione genitore-figlio. Spesso i genitori di oggi si trovano sempre più impegnati professionalmente e il telefono cellulare posseduto dai figli permette loro di svolgere le proprie attività lavorative, sociali, sportive perché hanno la possibilità di restare collegati con i figli anche a distanza.
I genitori dovrebbero essere in grado di riconoscere la normale spinta di crescita dei loro figli. Il desiderio dei bambini di avere il proprio telefonino é normale, devono soddisfare il bisogno di socialità quindi, sarebbe bene che mamma e papà sappiano favorire lo sviluppo dei figli fornendo loro un´adeguata capacità critica. Durante l´adolescenza ognuno delinea la propria identità e personalità e questo é un motivo in più per il quale i genitori dovrebbe sapere supportare in modo positivo l´utilizzo dei nuovi media, che andrebbero integrate con le classiche vecchie pratiche di socializzazione (per esempio con attività sportive).
I bambini sarebbero molto stimolati all´azione concreta e quindi sarebbero incapaci di gestire i momenti in cui non hanno nulla da fare, che vengono percepiti come momenti di noia. Non sarebbero capaci di stare fermi a riflettere su loro stessi, sul loro mondo interiore e certamente ciò può derivare anche dall´imitazione degli adulti significativi e soprattutto se essi non hanno tempo o voglia di seguire la crescita dei figli. I nuovi media possono infatti diventano i nuovi baby-sitter con la conseguenza che, i bambini possono prendere visione di contenuti non adatti alla loro età. I nativi digitali preferirebbero l´iper-stimolazione, non fruirebbero della radio e tenderebbero ad unire questa attività con altre, per esempio il mangiare. I bambini di 8 anni preferiscono i videogiochi perché sono molto coinvolgenti ed offrono loro stimolazione delle funzioni cognitive (memoria, ragionamento).
Dagli 11 anni il gruppo dei pari assume un´importanza primaria e così l´interesse passa sui Social Network e sui cellulari. Gli adolescenti vogliono esserci su Facebook, MySpace, Instagram e Twitter soprattutto le femmine, che vogliono mostrare e avere le attenzioni degli altri attraverso i like e i commenti.
Più della metà dei giovani infatti usa internet per creare il proprio profilo online, che viene utilizzato per confrontarsi con gli altri. I dati delle statistiche ISTAT del 2015 rilevano che, l´80% dei giovani con età compresa tra 15-24 anni usano almeno un social network, e sette su dieci di loro vi accede ogni giorno. Il 40% di loro avrebbero livelli avanzati di competenze tecnologiche. Le attività svolte sui social network sono per lo più quella di caricare foto o filmati, cercare nuovi amici, chattare e giocare.
Internet permette infatti di avere tantissimi “amici” in tutto il mondo che possono soddisfare i bisogni reali. I media sociali però rivestono anche dei rischi, quali per esempio la distrazione dai compiti scolastici, il cyberbullismo.
La televisione é sempre utilizzata, a qualsiasi età, anche quando si cerca un pó di riposo perché offre una forma di stimolazione passiva, risulta il mezzo più facile da controllare dai genitori. Gli adolescenti utilizzerebbero il telefono cellulare per comunicare, non darebbero importanza alle regole grammaticali della lingua o dell´ortografia, userebbero spesso il dialetto per esprimersi e abbrevierebbero le parole, addirittura ne conierebbero di nuove e le loro emozioni sarebbero espresse attraverso emoticon ovvero faccine. La loro nuova lingua servirebbe per segnalare l´appartenenza ad un gruppo e per allontanarsi dagli adulti. La loro sfida diventerebbe quella di diventare capaci ad adattare il linguaggio nel contesto in cui si trovano, e in questo sembrerebbero essere abbastanza abili.
Con l´adolescenza il corpo si trasforma e a volte i ragazzi non sono pronti ad accettare l´ondata di cambiamenti, la rete può comportare un ostacolo alla sperimentazione del proprio corpo e potrebbero crearsi una maggioranza di relazioni virtuali e non reali. La vergogna del proprio corpo, il dolore di non sentirsi più belli, il non sentirsi accettati dagli altri possono sfociare in rete, grazie anche all´anonimato. Ecco che la rete, Facebook, Instagram, lo smartphone con WhatsApp diventano le soluzioni migliori per alcuni ragazzi, ma anche delle potenziali trappole come il fenomeno Hikikomori, il ritiro sociale.
L´amicizia ha il potere di salvare una vita, é di vitale importanza da quando si nasce fino alla vecchiaia e internet riesce a mettere in contatto una quantità di persone maggiori rispetto alla vita reale. Anche la famiglia é importante, infatti i figli cercano sempre figure che li possano sostenere, che fungano da modello. Ai figli che stanno crescendo in mezzo ad opportunità, sfide, ostacoli e novità servirebbero un padre e una madre che siano loro vicini, che diano non solo risorse affettive ma anche sostegno in ogni ambito, aiutandosi sempre con il dialogo, il miglior strumento educativo di sempre.
In quest’articolo abbiamo volutamente evitato di parlare di marketing perché da un po’ stiamo ricevendo richieste, provenienti dai nostri canali social, di “estensione tematica” riguardo agli argomenti trattati in questa sezione del sito. A queste vostre segnalazioni vogliamo anzitutto rispondere attraverso una dimostrazione pratica della strettissima interconnessione che da sempre avvertiamo tra il nostro lavoro (di operatori marketing) ed il contesto famigliare dove noi stessi, come ciascuno di voi, viviamo. Anche noi, ovviamente, siamo figli, padri e madri, prima che professionisti e consulenti.
Ai lettori più attenti non sarà certo sfuggito il nostro approccio umanistico ancor prima che commerciale. Tale visione appare maggiormente se si considerano alcuni contenuti riferiti ad e-book e proposte formative in vendita sul nostro sito: uno fra tutti crediamo sia degno di nota in questa sede, considerate le tematiche sopra esposte.
La dimostrazione concreta della nostra piena consapevolezza e sensibilità verso tutto ciò che non riguarda esclusivamente il marketing, il commercio e, più in generale, l’imprenditoria, crediamo sia il miglior modo per rispondere positivamente alla richiesta estensione tematica di cui abbiamo detto sopra. Ai nostri lettori affezionati rispondiamo, dunque, che continueremo sicuramente ad accentuare ed affrontare importanti processi, elementi, aspetti, fenomeni, quali: il processo comunicativo, la funzione persuasoria della comunicazione, gli aspetti sociali e psicologici che sottendono agli atteggiamenti ed ai comportamenti sociali, il sistema della comunicazione di massa, l’evoluzione dei media, le tecniche di influenzamento e di convincimento, il rapporto tra persone e marketing: che, guardati attraverso un’unica lente, sintetizzano, certamente non in modo esaustivo, come si articola il comportamento umano all’interno della società odierna.
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