Quali sono e a quanto ammontano i costi per una start-up innovativa
Quando si parla di start-up innovativa, attratti dai mille e più benefici e agevolazioni che offre, troppo spesso si tende a non considarne i costi che questo particolare tipo di azienda deve sostenere per esistere. Eppure di costi ce ne sono, e anche di specifici. E per di più vanno ben calcolati e considerati per tempo, se non si vuol rischiare di buttare via soldi inutilmente. Aprire e portare avanti una start-up innovativa non è certo cosa da poco, e il calcolo preventivo dei costi è una delle migliori azioni che si possa intraprendere per assicurarsi che il futuro dell’azienda sia solido e rigoglioso.
Vediamo quindi insieme quali sono i principali costi che una start-up innovativa deve sostenere non solo per essere costituita ma anche, e soprattutto, per continuare a esistere; ovviamente non prima di aver fatto un doveroso cappello introduttivo su cosa sia, in generale, una start-up innovativa.
Start-up innovativa: cos’è
Ormai sarà chiaro a tutti ma fa sempre bene ripeterlo: quando sentiamo nominare il termine start-up innovativa solitamente si intende un’azienda (un particolare tipo di start-up, appunto) il cui focus è quello di sviluppare, produrre e commerciare beni e/o servizi ad alto valore tecnologico.
Alle molteplici agevolazioni di cui gode, come la possibilità di sovraindebitamento, ad esempio, oppure le agevolazioni negli investimenti, è opportuno ricordare che corrispondono chiaramente anche una serie di obblighi a cui la start-up deve attenersi per poter godere dei suddetti privilegi.
Adesso che ci siamo rinfrescati le idee su cosa s’intenda quando si parla di questo tipo d’impresa, non perdiamo altro tempo e vediamo nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere sui costi da sostenere per creare e portare avanti una start-up innovativa.
I costi di una start-up innovativa: quali sono
I principali costi che una start-up innovativa deve sostenere per pensare anche solo di superare i primi cinque anni della propria vita sono:
- costi di ricerca pre avvio
- costi di costituzione (burocratici / legali)
- costi di avvio (tecnologie, attrezzature, pubblicità)
- costi di mantenimento (commercialista, bilancio annuale, interessi su finanziamenti e prestiti, dipendenti)
Dal momento che sono tutti equivalentemente importanti, vediamoli insieme uno ad uno.
I costi di ricerca prima di avviare una start-up innovativa
I costi di ricerca da svolgere prima di avviare una start-up innovativa non vengono quasi mai nominati ma sono essenziali alla buona riuscita del progetto stesso. Oltre ad un valido business plan, prima ancora di costituire l’azienda è non solo opportuno, ma necessario, infatti, effettuare le dovute ricerche di mercato. Per farlo è possibile affidarsi a società esterne, oppure ricercare tra i propri soci partner in grado di svolgere analisi approfondite di mercato.
I costi di costituzione di una start-up innovativa
I costi di costituzione di una start-up innovativa sono noti più o meno tutti. Quello che forse non tutti sanno è che sono aumentati dallo scorso 2021. Se prima infatti era possibile costituire una start-up innovativa online ed evitare, quindi, la spesa del notaio, adesso tutto questo è solo un bel ricordo. Oltre all’imposta di bollo di 200€ e alle spese per la vidimazione dei Libri Contabili di circa 300€ andrà dunque aggiunta anche la parcella per il notaio, che in genere si aggira intorno ai 1500/1800€ + IVA. La spesa totale per la costituzione di una start-up innovativa ammonta di conseguenza intorno ai 2000/2500€.
I costi di avvio di una start-up innovativa
Altrettanto importanti sono Costi di Avvio di una start-up innovativa. In questa categoria rientrano tutti i costi che sostengono l’avvio dell’azienda come le spese per l’acquisto di software o macchinari oppure anche per il marketing e la pubblicità che chiaramente sono altrettanto importanti quando si vuole lanciare una nuova attività e devono quindi essere stimati altrettanto adeguatamente.
I costi di mantenimento di una start-up innovativa
I costi di una start-up innovativa non si fermano certo dopo che la si è lanciata sul mercato, anzi. Una volta costituita e avviata la start-up innovativa, infatti, è necessario considerare e stimare i cosiddetti costi di mantenimento, ovvero le spese per dipendenti, commercialista, tasse e interessi su possibili finanziamenti. La contabilità di questo tipo di imprese è ordinaria, per cui la parcella media di un commercialista per gli adempimenti base varia tra le 300 e le 400€ al mese dove con adempimenti vari si intende generalmente le liquidazioni iva, la dichiarazione, il deposito del bilancio annuale. Anche in questo caso conviene ricordare inoltre che, come per i costi di ricerca e sviluppo, anche i costi di mantenimento sono essenziali per cui inserire nel ventaglio di soci commercialisti e società di HR può essere sicuramente una scelta più che acuta.
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Abbiamo visto quali sono i costi principali che una start-up innovativa deve sostenere per essere creata e portata avanti. Ad ogni modo, delle quattro categorie viste si conosce l’ammontare più o meno esatto solo di quella inerente alla costituzione vera e propria, la spesa totale delle altre può variare in base a mille e più fattori, come il prodotto scelto o il mercato di riferimento e cosi via dicendo. È per questo motivo che è essenziale affidarsi ad esperti di settore, solo così si possono avere effettive chances di riuscire nella tanto famigerata impresa. Ad ogni modo, nel caso in cui vi fosse rimasto ancora qualche dubbio, non esitate a contattarci! Il nostro staff sarà più che lieto di rispondere ad ogni domanda.
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