Il plagio nella storia: evoluzione di un reato

Il plagio nella storia: evoluzione di un reato

 

Il reato di plagio è un crimine antico quanto il mondo. Da sempre molto diffuso e conosciuto, viene, per questo stesso motivo, anche attivamente ricercato da tutti gli atenei d’Italia i quali, nel corso degli anni, hanno sviluppato sistemi antiplagio specifici proprio per andare a intercettare quei soggetti i quali cercano sempre una scorciatoia, legale o illegale che sia. 

Tale illecito, come qualsiasi altra cosa creata dagli esseri umani, ha subito una certa evoluzione nel tempo, modificandosi e adattandosi alle varie epoche storiche. Scopriamo quindi insieme la storia ed evoluzione di questo crimine, ovviamente, però, dopo aver fatto un doveroso cappello su cosa si intenda, di fatto, quando si parla di reato di plagio. 

 

Il reato di plagio: cos’è

Quello del plagio è un reato che spaventa tutti gli studenti universitari che si trovino a dover redigere la propria tesi di laurea e a ragion veduta anche, dal momento che, nel caso in cui il crimine venga verificato, si rischia fino a 6 mesi di reclusione, oltre ad una multa piuttosto salata. 

Per comprendere cosa s’intenda quando si parla di plagio, è necessario partire dalla definizione stessa del reato. Il plagio di definizioni ne ha svariate ma, nell’uso comune, quando si parla di questo illecito si intende semplicemente l’atto di pubblicare come propria un’opera altrui. Che la si copi totalmente o solo in parte poco importa, basta anche solo l’inserimento di una frase altrui non opportunamente citata per incorrere nelle sanzioni sopra descritte. 

Il plagio inoltre, così come lo si è appena definito, è da considerarsi valido per qualsiasi tipo di opera letteraria per cui, anche nel caso di una tesi di laurea, è necessario stare bene attenti a non incappare in tale problema. Di base, quindi, ogni volta che si intenda inserire, nel proprio scritto, frasi o paragrafi appartenenti ad altri autori è necessario citare sempre la fonte secondo le modalità previste dalla legge, solo così è possibile evitare di essere citati in giudizio. 

 

Evoluzione storica del reato di plagio

Il plagio ha origini antichissime, che denotano la sua storia millenaria. Il termine di per sé deriva dal greco antico “plágion”, vocabolo indicante un “sotterfugio”. Tale parola fu poi ripresa secoli dopo dagli antichi Romani, nostri antenati, i quali però le attribuirono un diverso significato.

Dovremo infatti aspettare il 3° sec. a. C. per vedere figurare tale parola nei testi giuridici latini, dove veniva definita come il reato derivante dal furto di uomini o schiavi. È, poi, sempre attraverso le fonti lasciataci dai giuristi romani che si può chiaramente notare come, ad un certo punto, il significato attribuito al termine subisca uno sdoppiamento concettuale. A darne nota è lo scrittore latino Marziale, il quale usa il vocabolo “plagiarius” (un derivato del termine generico “plagium”) per indicare un uomo che andava recitando in giro versi del poeta spacciandoli come propri.

Il termine, così concepito, viene perso dal linguaggio comune durante il periodo barbarico e torna in auge solo nel ‘500, quando lo si ritrova nei primi vocabolari latini rinascimentali registrato con entrambe le definizioni antiche, ovvero sia come appropriazione di schiavi o uomini liberi, sia come furto di libri e/o opere tenendoli in schiavitù come propri. 

Col tempo, poi, la prima delle due definizioni perde chiaramente significato lasciando come spiegazione primaria quella del furto di opere letterarie altrui spacciate come proprie. Tale descrizione la si ritrova, anche se in forma decisamente semplificata, nel Codice Albertino del 1838 dove per la prima volta viene regolamentato il diritto d’autore, poi inserito in debita legge soltanto quasi un secolo dopo, nel 1925. 

Attualmente il reato di plagio è regolamentato dal Codice Civile e sta a rappresentare la violazione dei diritti d’autore garantiti dalla legge, quella stessa legge la cui prima bozza fu introdotta nel 1925.

Bene, abbiamo visto quella che è l’evoluzione del reato di plagio, nel caso in cui vi fosse rimasto ancora qualche dubbio, non esitate a contattarci! Il nostro staff sarà più che lieto di rispondere ad ogni domanda. 

 

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