Andrea Paoli è la storia di un successo, oltre che un Consulente SEO. Lo abbiamo conosciuto ed apprezzato come Titolare della Società Kuna Web Agency S.r.l., un’Agenzia di performance marketing della provincia di Firenze.
Andrea Paoli nel 2001 ha fondato la Kuna ma sua storia inizia molto prima.
Ha iniziato la sua carriera davanti ad un computer come programmatore intuendo da subito le potenzialità del web. Ha visto nascere Google e Facebook studiandoli in ogni loro aspetto. Ha visto l’evoluzione della SEO testando, inventando e perfezionando decine di tecniche di posizionamento.
I successi arrivano da subito. I primi approcci, quando comunque la SEO era molto più semplice, portano risultati a dir poco esaltanti ma presto si accorge che fare SEO è sempre più difficile e serve una strategia molto più ampia. Un approccio strategico che va oltre la SEO e che ancora oggi è alla base di ogni sua iniziativa/consulenza di marketing.
Si tratta di un professionista che si occupa di SEO e che ogni giorno si trova di fronte al potenziale cliente che ha sentito parlare di posizionamento del sito per aumentare gli accessi e trovare clienti online, che ha sentito vagamente il termine SEO, come tecnica per rendere possibile questo miracolo.
Ecco…che approccio ha Andrea con l’imprenditore che deve valutare un partner per iniziare un’attività SEO?
A lui poniamo sette domande che vi faranno comprendere i motivi per cui abbiamo deciso di affidare al lui ed ai suoi collaboratori la cura del nostro sito web, in qualità di Consulenti SEO e Specialisti del Digital Marketing. Negli ultimi tre articoli pubblicati: “ORGANIZZAZIONE AZIENDALE: INNOVAZIONE E CAMBIAMENTO“, “DIGITAL MARKETING E STRATEGIE DI BUSINESS ONLINE” e STRATEGIA DI MARKETING PER L’E-COMMERCE abbiamo, volutamente, illustrato le ragioni per le quali fosse utile, se non addirittura indispensabile, individuare una giusta ed innovativa strategia di “Lead Generation” che desse maggiore possibilità di guadagno, partendo dalle concrete esigenze del cliente (presente e potenziale); ora, vogliamo farvi conoscere la persona, ed il suo team, alla quale abbiamo affidato il compito di integrare e migliorare le nostre performance aziendali, attraverso nuovo approccio strategico-operativo.
Pensiamo, così, di fare cosa gradita al lettore che, da imprenditore, vuole capire di più su questo mercato e sugli obiettivi da porsi.
La maggior parte delle aziende che negli ultimi 10-15 anni si è dotata del sito web istituzionale, raramente ha orientato il lavoro fatto alla “rintracciabilità” del sito in base ai servizi/prodotti offerti: in troppi si sono limitati al semplice sito statico di presentazione istituzionale, salvo poi lamentarsi che da internet non sono mai arrivati contatti. O troppo pochi. Quale, secondo te, il cambio culturale che devono affrontare queste aziende prima di contattare un consulente SEO?
E’ fondamentale concentrarsi sull’obiettivo. Troppo spesso vengono fatti siti web perché “bisogna avere un sito web”. Bisogna avere un sito in grado di generare contatti/vendite ed una strategia in grado di trovare traffico qualificato. E’ una formula semplice ma l’unica possibile e l’unica che funziona.
Il marketing su web non è più un terreno da pionieri come negli anni ’90: oggi è un canale di promozione, di vendita e commerciale importante dove ci sono grossi player con grandi investimenti. La piccola e media azienda rischia di essere tagliata fuori? O si può fare SEO anche con piccoli budget? Come?
Fare SEO con piccoli budget purtroppo è quello che il nostro cliente medio ci chiede ogni giorno. Si è possibile farlo lavorando alcune volte sui contenuti, altre sulla long tail, altre sul locale, altre sulle relazioni web e molto spesso su tutti questi aspetti insieme.
Spesso arrivano proposte aggressive alle aziende da parte di aziende che propongono pacchetti pronti di attività SEO pubblicizzando risultati sicuri a prezzi relativamente bassi (la vostra azienda prima su Google etc..). C’è da fidarsi? Ovvero: quali sono i parametri con cui un’azienda dovrebbe valutare l’affidabilità di Consulenti SEO o agenzie che si occupano di posizionamento, per non incorrere in fregature colossali
Semplicemente valutare quello che hanno fatto fino ad oggi non quello che promettono di fare.
Meglio puntare su keyword che intercettano più possibili clienti, ma più competitive, o puntare sulla coda lunga e su query meno competitive e meno costose? Oppure il rischio è che poi manchi un’adeguata conversione? Ovvero: meglio regnare all’inferno o tentare la scalata al paradiso?
La strategia SEO deve essere basata sulla politica dei piccoli passi. Fare un passo alla volta ci permette di partire dalle long tail per poi arrivare alle keywords più competitive. Tutto però deve essere basato su una strategia di marketing a 360° e focalizzato sugli obiettivi.
Il lavoro di SEO mira – a definizione scolastica – ad aumentare gli accessi ad un determinato sito. Ma la conversione del contatto in una richiesta di preventivo è qualcosa che esula dall’attività di SEO? O il professionista dovrebbe “trascendere” il campo ristretto dell’ottimizzazione per avere uno sguardo più ampio sul web marketing dell’azienda al fine di ottimizzare gli accessi e le conversioni, con uno sguardo alla redditività o al ritorno? Insomma, cosa dici ai tuoi clienti?
Dico che bisogna avere un obiettivo (sapere dove vogliamo arrivare) ed analizzare i risultati. Avere visite che “rimbalzano” non serve a niente. Analizzare il comportamento degli utenti e correggere di conseguenza la strategia SEO è quello che propongo ai miei clienti. Spesso può essere utile attivare campagne PPC per capire da subito (senza perdere tempo) dove lavorare lato SEO, quali sono le parole che convertono meglio, quali sono le false parole chiave buone. Vi garantisco che spesso i risultati non sono scontati.
Monitorare il lavoro svolto da un Consulente SEO. Spesso si demanda allo stesso Consulente – difficilmente le piccole medie aziende, che sono la maggior parte in Italia, vanno da due Consulenti, l’esperto SEO e l’analista del lavoro SEO – l’analisi e l’interpretazione dei risultati raggiunti. Qualche consiglio per costruirsi in casa dei framework semplici ed avere dei parametri di valutazione del lavoro svolto – senza per questo penalizzare chi porta avanti un’attività che di regole certe ne ha poche?
Un framework semplice per analizzare i risultati è sicuramente Google Analytics. L’analisi delle sessioni e degli obiettivi raggiunti dal canale “Organic Search” confrontato con l’anno precedente ci fa capire come stiamo andando. L’analisi delle query di ricerca del Google Search Console poi è fondamentale per arginare il fenomeno del “not provided” e ricavare le keywords con le quali siamo posizionati su Google. Esistono poi tanti altri tool di monitoraggio posizioni come “Advanced Web Ranking” e, nonostante le personalizzazioni delle SERP, il sempre valido controllo manuale.
Domanda libera. Una cosa che ritieni sia importante da dire ad un imprenditore in ambito ottimizzazione per i motori di ricerca. Un pensiero con cui lasciarli.
Dico sempre ai miei clienti di non innamorarsi troppo dei propri prodotti e della propria strategia ma di lasciare dire “al mercato” cosa funziona e cosa non funziona. In ambito “ottimizzazione per i motori di ricerca” il discorso non cambia molto. Spesso la parola chiave ultracompetitiva e generica che piace tanto al cliente non è la migliore sulla quale lavorare.
Ringraziamo Andrea Paoli per la sua disponibilità al confronto e ci auguriamo di proseguire con lui e la Società che rappresenta una lunga e proficua collaborazione commerciale, sempre protesa al meglio per i nostri clienti (presenti e potenziali) e per il loro business consapevole e responsabile.
Marketing col Cuore sarà sempre vicino a tutti coloro che, a diverso titolo e funzione, vorranno collaborare per un business incentrato sull’uso etico delle risorse umane e strumentali, non governate dal solo profitto ma anche dalla conoscenza delle esigenze del cliente.
Grazie Andrea Paoli, per quanto farai, insieme al tuo team di Specialisti, per noi e con noi, benvenuto in Marketing col Cuore!
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