La pianificazione strategica per le Piccole e medie imprese
La pianificazione strategica, nonostante nella maggior parte delle PMI si pensi che il processo di pianificazione strategica sia un’attività riservata solo alle grandi aziende, è fondamentale anche e soprattutto per le Piccole e Medie Imprese dal momento che costringe a riflettere e analizzare la propria strategia, a valutarne la fattibilità e, se necessario, modificarla (e quindi comunicarla e condividerla correttamente). Generalmente, infatti, la scomparsa di piccole e grandi realtà economiche è dovuta non tanto al caso e all’imponderabile ma a scelte strategiche rivelatesi sbagliate nonostante abbiano avuto anche una buona esecuzione; ed è per questo che la pianificazione strategica diventa importante per le PMI, in quanto rappresenta per loro una bussola per muoversi meglio in mercati turbolenti ed avere la flessibilità e adattabilità al cambiamento necessarie.
Andiamo per gradi però, affrontando prima le definizioni di strategia e di pianificazione strategica per comprendere poi quali apporti positivi questa dia alle PMI e quali siano gli strumenti adatti per metterla in pratica.
Cosa s’intende per strategia e per pianificazione strategica?
Strategia è un termine che ha molti significati per cui va da sé abbia anche molte definizioni. Nonostante questo si può essenzialmente affermare che, in ambito economico, per strategia si intende generalmente la creazione di una posizione diversa rispetto alle altre considerando sia la situazione attuale sia le possibili evoluzioni future. Si tratta quindi di un complesso di azioni ed idee integrate che consentono all’impresa di ottenere un vantaggio nel settore in cui opera. La strategia rappresenta pertanto un insieme di indicazioni (ovvero fornisce direzione e allineamente agendo da filtro per le diverse idee e/o opzioni e incoraggiando la creatività in azienda) e non di prescrizioni; questo perché i mercati oggigiorno sono troppo turbolenti per cui è praticamente impossibile pensare di codificare qualcosa in modo rigido.
Un cosa fondamentale da tenere presente, soprattutto nell’ambito delle PMI, è che la strategia non corrisponde all’efficacia ed efficienza economica, contrariamente a quanto si può erroneamente pensare. Avere gestione efficace ed efficiente, infatti, è sì fondamentale ma non basta ad assicurare il successo per l’impresa in quanto rappresenta solo la capacità dell’azienda di fare meglio le attività che similmente svolgono anche i concorrenti.
E’ essenziale quindi, anche per le PMI, impostare una strategia in grado di definire con un sufficiente livello di dettaglio la direzione che l’impresa deve seguire. Questo soprattutto perché l’impostazione corretta di una strategia per la propria impresa così come del relativo piano di azione, consente agli imprenditori di capire quali risorse acquisire all’esterno e quali invece curare con estrema attenzione all’interno dell’azienda. Il processo formalizzato attraverso cui si definisce e si realizza una determinata strategia viene definito pianificazione strategica il quale, per sua natura, apporta non pochi (e spesso non considerati) benefici alle PMI.
Benefici della pianificazione strategica alle PMI
Le Piccole e Medie Imprese, grazie all’appena definita pianificazione strategica, possono:
- scegliere le giuste opportunità attraverso un’adeguata e rigorosa analisi strategica in modo da individuare i mercati che le consentiranno di raggiungere un successo duraturo
- allineare l’organizzazione rendendo partecipi i dipendenti a diversi livelli al fine di responsabilizzarli ed orientarli verso gli obiettivi aziendali così da ridurre le possibilità di attrito o inefficienza
- individuare gli investimenti necessari al raggiungimento del successo
- mantenere il focus sull’obiettivo (ovvero definire con chiarezza i confini degli interventi così da concentrare le risorse e non disperderle in mille iniziative)
Gli strumenti di supporto alla pianificazione strategica
Ovviamente, per definire una corretta strategia per PMI, il processo di pianificazione strategica deve avvalersi di una serie di strumenti strumenti specifici, ognuno in grado di evidenziare e valutare parametri diversi:
- L’Analisi di Porter
consente di evidenziare e comprendere quelle specifiche regole della concorrenza che determinano l’attrattività del settore in cui opera l’impresa, ovvero permette di capire quali dei cinque fattori (tra concorrenza tra le imprese esistenti, minaccia di nuove entrate, potere contrattuale acquirenti, minacci di prodotti e/o servizi sostitutivi, potere contrattuale dei fornitori) influenza maggiormente la competizione sui mercati attuali e offre interessanti spunti di riflessione sull’attuale strategia dell’azienda. - Le mappe strategiche
rappresentazione sintetica di tutte quelle componenti della strategia che riguardano le dimensioni del cambiamento organizzativo - La SWOT Analysis
valuta la situazione aziendale sul profilo qualitativo evidenziando quali sono gli elementi su cui l’azienda può contare e quali invece sono d’intralcio al raggiungimento degli obiettivi. Quest’analisi prende ad esame entrambi gli aspetti, sia quello interno (punti di forza e debolezza dell’azienda, con cui si evidenziano le aree di miglioramento della propria organizzazione) sia quello esterno (opportunità e minacce del mercato e dei concorrenti). - Il modello Business Canvas
strumento che consente di individuare più esattamente gli elementi ricercati dalla SWOT Analysis. Descrive le modalità con cui l’azienda produce fatturato, sostiene i costi e gestisce i rischi. Descrivendo sinteticamente 9 elementi chiave (segmenti di clientela, valore offerto, canali, relazioni con clienti, risorse partnership ed attività chiave, struttura dei costi e flussi di ricavi) stabilisce con chiarezza quali sono e potranno essere i clienti aziendali, l’offerta, l’infrastruttura e la solidità finanziaria. - L’analisi Pestel
strumento in gradi di definire il grado di attrattività di una determinata area geografica sulla base dello studio delle variabili economiche, politiche, sociali, tecnologiche, ambientali e legali. E’ particolarmente impiegato nei casi di internalizzazione in quanto è in grado di raccogliere informazioni ed individuare, appunto, quelle aree geografiche che risultano potenzialmente interessanti per la crescita dell’azienda. - il quadro strategico
strumento fondamentale per la definizione di una strategia di tipo oceano blu in quanto fotografa lo stato attuale dello spazio di mercato e permette quindi non solo di comprendere cosa i concorrenti offrono ai clienti e quali sono le aree in cui si concentrano gli investimenti, ma anche di pensare come modificare il quadro fotografato verso nuove alternative
Al termine del processo di pianificazione strategica si produce un documento chiamato “Piano strategico aziendale” o più comunemente Business Plan. Nelle PMI spesso mancano le competenze per la redazione di un corretto Business Plan ed è per questo che spesso si rende necessaria la presenza di risorse esterne in grado di coadiuvare il lavoro.
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