Argomento della tesi di laurea: come sceglierlo?
Scegliere l’argomento della tesi di laurea rappresenta sicuramente uno degli scogli più grossi quando ci si accinge a scrivere la propria tesi universitaria, sia questa triennale o specialistica. In questo articolo ci si propone di fornire alcuni consigli su come affrontare al meglio questa fase preliminare ma cruciale per la buona riuscita dell’elaborato.
Tesi di Laura: cos’è
Per trattare in maniera esaustiva tutto quello che c’è da sapere sulla scelta dell’argomento per la propria tesi di laurea non si può non prendere in considerazione la tesi stessa ed iniziare quindi con una breve introduzione su cosa sia questo elaborato.
Come molti dei nostri lettori già sapranno, per tesi di laurea si intende quel quel documento di natura compilativa o sperimentale (si veda qui per un maggior approfondimento riguardo alle differenze tra le due tipologie di tesi), che lo studente redige una volta completato il proprio ciclo di studi, ovvero una volta completati tutti gli esami ed il tirocinio. E’ un momento delicato, il più importante nel percorso di studi di uno studente universitario, dal momento che ne sancisce il termine e che rappresenta, quindi, un po’ la resa dei conti di tutto quello che si è imparato durante gli anni.
Tesi di laurea: come scegliere l’argomento
La tesi di laurea, perché sia fatta a dovere, deve ovviamente avere una determinata struttura e possedere una serie di caratteristiche (per un’elencazione completa delle stesse si veda qui), ma la scelta che più di tutte segnerà la buona riuscita dell’elaborato è quella dell’argomento di tesi. La scelta dell’argomento infatti, nonostante sia una delle fasi preliminari nella redazione del documento di tesi, rappresenta ciò che maggiormente influenzerà i risultati, dal momento che, se scelto un buon argomento, questo permetterà allo studente di redigere un elaborato di qualità in modo semplice e scorrevole, alleggerendo così la mole di pressione sicuramente già presente.
Scegliere l’argomento di tesi: alcuni consigli
Quando si tratta di scegliere l’argomento di tesi la prima cosa da considerare è che si hanno fondamentalmente due possibilità: o si sceglie l’argomento in modo autonomo oppure ci si affida al relatore. Ovviamente entrambe le scelte hanno i loro pro e contro (ad esempio se si decide di scegliere l’argomento autonomamente da un lato si dimostra di essere uno studente voglioso ed appassionato – pro – ma dall’altro si corre il rischio di optare per un argomento che invece non sollecita l’attenzione del relatore per svariati possibili motivi – contro – ). In ogni caso la scelta del relatore, lo si ricorda, è evidentemente e sicuramente altrettanto importante ai fini della buona riuscita dell’elaborato: scegliere un buon relatore, un professore che si interessi al progetto di tesi, proattivo e col quale ci si sia trovati bene durante il percorso universitario, permetterà di procedere ad una stesura della tesi più agevole e soddisfacente migliorando così le probabilità di successo finali.
Nel caso in cui si decida di scegliere l’argomento della propria tesi di laurea in maniera autonoma, possono essere seguiti una serie di consigli “tecnici” che sicuramente saranno di aiuto nella gestione e nello sviluppo dell’argomento stesso:
- Prima di provare anche solo a pensare ad un argomento, diciamo così, papabile, è necessario ed obbligatorio controllare i requisiti del proprio percorso di studi. Questo perché i vari percorsi di studi sottostanno a regole diverse e può esserci la possibilità che per il proprio percorso di studi sia necessario scegliere l’argomento tra una lista predefinita di assunti prestabiliti
- Nel caso non vi siano limiti imposti dal percorso di studi (ed anche se ci sono) è sempre opportuno scegliere un argomento di tesi che sia il più possibile attuale o attualizzabile, ovviamente perché più un argomento è attuale più è facile trovare fonti attendibili al riguardo. A tal proposito si ricorda inoltre che Google mette a disposizione una banca dati per la ricerca di articoli e leggi di tipo recente, ovviamente ricercabili per parola chiave. Lo strumento si chiama Google Scholar. Altre fonti possono essere raccolte da giornali di settore e/o riviste scientifiche.
- Porre molta, moltissima attenzione alla scelta del tipo di ricerca che si vuole intraprendere, se di confronto o pratica, a seconda delle proprie esigenze. La ricerca di confronto (in cui si confrontano, appunto, studi e realtà già esistenti) permette di accorciare decisamente i tempi di produzione dell’elaborato ma ne diminuisce il livello di originalità; la ricerca pratica impone invece tempi di produzione più dilatati (dal momento che si basa su una vera e propria ricerca sul campo in cui è lo studente a svolgere personalmente ricerche e calcoli per arrivare poi ai risultati) ma permette di esprimersi a pieno e di toccare tasti non ancora ben argomentati.
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