Come scrivere tesi di laurea a partire da fonti in inglese
Con l’avvento della globalizzazione (e di internet) si è visto anche un aumento esponenziale delle quantità di informazioni disponibili, cosa che ha ovviamente influenzato il mondo delle tesi di laurea, sempre più spesso redatte a partire da fonti in inglese.
A prescindere da quale sia l’argomento (scienze politiche, macroeconomia), la tesi resta sempre un esercizio di ricerca e, dal momento che le fonti in inglese sono spesso e volentieri le più aggiornate, non c’è da stupirsi se sempre più studenti le scelgono per inserirle nei propri elaborati. Per non parlare, poi, di chi non si limita a usare le fonti ma scrive effettivamente la tesi in lingua, ma questa è un’altra storia.
Come scrivere, quindi, una tesi di laurea a partire da fonti inglesi? Le regole principali sono 3 e le vediamo una ad una.
Usare gli strumenti giusti
Se l’obiettivo è quello di usare fonti inglesi per la scrittura della propria tesi di laurea, allora la prima cosa da fare è quella di contattare l’università per capire quali sono gli strumenti che mette a disposizione a tale riguardo, come, ad esempio, la fornitura gratuita di articoli che sarebbero a pagamento.
Grazie al digitale, poi, abbiamo anche a disposizione i più svariati motori di ricerca, che di fatto, come accennato, aumentano esponenzialmente il bacino di informazioni disponibili. I principali sono:
Google Scholar è certamente il più generico tra i tre, ma è anche il più intuitivo da utilizzare in quanto permette di navigare in modo facile e di trovare rapidamente i più svariati scritti su qualsiasi tipo di argomento.
Scopus e PubMed sono invece più specifici. Il primo è dedicato alla ricerca scientifica, l’altro alla biomedica.
Saper tradurre dall’inglese
Altra cosa altrettanto essenziale per scrivere una tesi a partire da fonti inglesi è quella di conoscere la lingua e di saperla tradurre nel migliore dei modi. Se così non fosse è vivamente sconsigliato usare traduttori online gratuiti (a meno che non si voglia incappare nel reato di plagio in un batterd’occhio), ma sarà invece necessario assumere un madrelingua che possa svolgere tale compito in modo corretto.
Citare correttamente le fonti
Infine l’ultimo scoglio: la citazione corretta delle fonti. La prima cosa da sapere è che, come sempre, il criterio per eccellenza di una tesi di laurea è l’uniformità. Questo significa che si può scegliere se inserire le citazioni in lingua originale oppure usarne la traduzione in italiano ma, una volta scelta la modalità, è necessario portarla avanti in modo coerente per tutta la tesi. L’unica eccezione a questa regola la fanno le poesie, i cui versi sono sempre da inserirsi in lingua originale.
Se, ad esempio, decidiamo di optare per l’inserimento delle citazioni in lingua, sarà necessario inserire anche una nota a piè di pagina con l’opportuna traduzione. Se, invece, decidiamo di inserire le citazioni tradotte in italiano, allora bisognerà prima verificare che siano disponibili le traduzioni di tutte le citazioni e, nel caso in cui così non fosse (se ad esempio ne mancasse una o più), bisognerebbe tradurla – o farla tradurre – e inserire in nota il riferimento bibliografico seguito dall’indicazione “(trad. mia)” o del soggetto che l’ha effettivamente tradotta.
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Bene, queste le cose essenziali per redigere una tesi usando fonti in in lingua inglese. Come si sarà intuito leggendo l’articolo, non è un’operazione così scontata come si tenderebbe a pensare.
Per fortuna noi di Marketing col Cuore abbiamo negli anni costruito una fitta rete di collaboratori madrelingua estremamente professionali con cui abbiamo il piacere e l’onore di lavorare e chi aiuta a fornire ogni volta la consulenza tesi più adatta alle esigenze di ogni studente.
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