Cos’è una start-up innovativa a vocazione sociale
Ultimamente si sente sempre più spesso parlare di start-up innovativa a vocazione sociale, ma cos’è questo particolare tipo di start-up? Come funziona? E soprattutto, quali agevolazioni comporta? Scopriamolo insieme affrontando gli argomenti uno a uno, non prima però di aver fatto un doveroso cappello su cosa si intenda, in generale, con il termine start-up innovativa. Pronti? Cominciamo!
Start-up innovativa cos’è
Sappiamo tutti ormai che per start-up innovativa generalmente si intende un particolare tipo di start-up o SRL il cui scopo è quello di sviluppare, produrre e commerciare beni e/o servizi ad alto valore tecnologico. Questo particolare genere societario prevede sia un processo costitutivo rigoroso e dettagliato sia tutta una serie di vantaggi e obblighi a questi corrisposti, il rispetto dei quali determina l’accesso allo status di start-up innovativa e quindi, anche ai vari benefici citati.
Rinfrescata alla memoria la definizione di start-up innovativa viene da chiedersi quale sia la differenza tra questa e quella a vocazione sociale. Lo scopriamo adesso insieme.
Start-up innovativa a vocazione sociale: cos’è
Con start-up innovativa a vocazione sociale si intende chiaramente un particolare tipo di start-up innovativa che opera in specifici settori considerati ad alto valore sociale.
Si tratta a tutti gli effetti di una start-up innovativa per cui i requisiti a cui queste aziende devono sottostare sono gli stessi delle loro sorelle generiche generiche; ciò che cambia sono le agevolazioni, le quali più che diverse sono semplicemente più numerose (si, ancora di più) di quelle previste per le sorelle. E questo perché le start-up innovative a vocazione sociale, proprio perché operanti in settori ad alto valore sociale, sono generalmente caratterizzate da un ritorno degli investimenti più basso rispetto alle altre start-up per cui il governo ha previsto un’ulteriore serie di agevolazioni così da renderle altrettanto appetibili agli occhi degli investitori.
I principali settori in cui opera una start-up innovativa a vocazione sociale (abbreviato SIAVS) sono:
- assistenza sociale e sanitaria
- educazione e formazione (anche universitaria, post-universitaria ed extrascolastica)
- tutela dell’ambiente
- turismo sociale e patrimonio culturale
Adesso che abbiamo un’idea più chiara di cos’è e come funziona una start-up innovativa a vocazione sociale andiamo ad analizzarne i benefici.
Agevolazioni e benefici di una start-up innovativa a vocazione sociale
Come già accennato una start-up innovativa a vocazione sociale gode degli stessi identici vantaggi di qualsiasi altro tipo di start-up innovativa. In aggiunta, però, prevedono anche una maggiorazione delle agevolazioni fiscali (che è prevista, come dicevamo, per rendere tale tipo di assetto societario più appetibile agli occhi degli investitori); a chiunque investa in queste imprese, sia una persona giuridica o fisica a farlo, è infatti riconosciuta una detrazione IRPEF del 25% e una deduzione IRES del 27%, un bel pò più alta rispetto a quella delle sorelle maggiori che si ferma rispettivamente al 19% per l’IRPEF e al 20% per l’IRES.
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Abbiamo visto insieme non solo cosa sia una start-up innovativa a vocazione sociale, ma anche come funziona e che agevolazioni comporta. Ricordiamo infine che la creazione e costituzione di una start-up innovativa, di qualsiasi tipo sia poco importa, non è cosa da poco; serve infatti sempre l’aiuto di esperti di settore così da farsi seguire lungo tutto il processo ed evitare di incappare in errori inutili. Se ci fossero ancora dubbi o chiarimenti, non esitare a contattarci, il nostro staff sarà più che lieto di rispondere ad ogni tua domanda.
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