Startup innovative e società di comodo: un po’ di chiarezza

Start-up innovative e società di comodo: un po’ di chiarezza

 

Una delle frasi più gettonate in merito alle start-up innovative è che a questo modello societario non si applica la disciplina delle società di comodo e che, quindi, le prime non incorrono nelle penalizzazioni fiscali previste per le seconde. Cosa significa però tutto questo? 

Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sull’argomento, prima di tutto rinfrescandoci le idee su cosa siano di preciso sia le start-up innovative che le società di comodo, per poi approfondire il discorso delle penalizzazioni fiscali. 

 

Start-up innovativa: cos’è

Di start-up innovative ne parliamo da tanto tempo, e sappiamo bene che si tratta di una forma aziendale particolare, il cui modello di business punta al futuro e si concentra sullo sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti e/o servizi ad alto valore tecnologico. L’innovazione è, quindi, il core business aziendale ed è caratterizzata dall’obiettivo di trovare risposte strategiche e operative a problemi esistenti di cui ancora non è stata trovata una valida soluzione. 

Le startup innovative godono di non pochi benefici e vantaggi ma, affinché possano essere considerate tali, devono sia rispondere a una serie di specifici requisiti sia possedere due caratteristiche essenziali: la scalabilità e la replicabilità. Attraverso queste è infatti possibile definire il potenziale attrattivo dell’azienda stessa e senza queste non si può parlare di start-up innovativa.

 

Società di comodo: cos’è

Le società di comodo sono definite come tutte quelle aziende (di capitali o di persone) che vengono create esclusivamente per gestire in modo efficiente gli asset patrimoniali dei soci, siano questi immobili, veicoli velivoli e imbarcazioni di ogni tipo o partecipazioni. 

Di fatto, quindi, le società di comodo sono società non operative, che non esercitano nessuna attività, commerciale o imprenditoriale che sia e non rappresentano una forma giuridica societaria specifica, ma piuttosto una semplice classificazione che permette di accedere a specifici benefici giuridici e fiscali. 

 

Società di comodo: la disciplina

Il concetto di “non operatività” è il pilastro fondamentale su cui si basano queste società, dal momento che rappresenta la condizione sine qua non per accedere agli sgravi giuridici e fiscali. 

Per verificare l’ottemperanza delle società di comodo a tale concetto, la disciplina prevede che le stesse vengano sottoposte a un test annuale sul reddito che, affinché venga considerato congruo con la “non operatività” non deve superare una soglia specifica, calcolata applicando dei coefficienti di legge ai propri assets patrimoniali. 

In altre parole, il test verifica che l’ammontare dei ricavi effettivi sia inferiore a quello dei ricavi presunti, i quali sono calcolati con i detti coefficienti su specifici elementi (come gli immobili, le immobilizzazioni, le quote di partecipazione ecc.).

Le aziende che non superano il test, ovvero i cui ricavi effettivi superano quelli presunti (calcolati secondo giurisprudenza), innanzi tutto perdono lo status di “società di comodo” e, in secondo luogo, vanno incontro a una serie di penalizzazioni di tipo fiscale come:

  • imposizione di un reddito minimo a fini IRAP
  • maggiorazione IRES del 10,5%
  • limitazione nell’utilizzo del credito d’IVA (ottenere rimborso, compensare o cedere il credito)

 

Start-up innovative: esenzione dalla disciplina

La legge prevede che le start-up innovative non rientrino tra i soggetti che sottostanno alla disciplina sopra descritta. Questo significa che le startup innovative non possono creare una società di comodo per la gestione degli asset patrimoniali, è vero, ma non rientrando nella suddetta categoria evitano anche di incorrere nelle sopracitate penalizzazioni fiscali

Ciò si traduce in un effettivo vantaggio dal momento che è praticamente sicuro che le start- up innovative registrino delle perdite durante i primi esercizi, oppure che non rispettino i requisiti di redditività presunti. La deroga che il DL 179/2012 applica alle startup innovative rappresenta, quindi, un’agevolazione che va a rafforzare e sostenere l’ecosistema dalla startup stessa.

 

 

Scopri come costituire una start-up innovativa

 

La prima consulenza è gratuita!

Lascia un Commento

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *