Scalabilità e replicabilità nelle startup innovative
Quando si parla di start-up innovative non si può prescindere dal citare concetti quali scalabilità e replicabilità. Questi, infatti, sono intrinsecamente legati alla vita di questo tipo di imprese così speciali.
Vediamo, quindi, di spiegare meglio cosa si intende quando si afferma che una start-up, per essere definita tale, deve essere scalabile e replicabile. Ovviamente, però, prima va fatto una doverosa introduzione sul concetto stesso di startup innovativa.
Start-up innovativa: cos’è
L’abbiamo ripetuto più e più volte ma non ci stancheremo mai di dirlo, una startup innovativa che voglia considerarsi effettivamente tale deve avere un modello di business focalizzato sullo sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti e/o servizi ad alto valore tecnologico. L’azienda in questione, quindi, avrà un core business aziendale esclusivamente basato sull’innovazione e sarà caratterizzata dall’obiettivo di trovare risposte strategiche e operative a problemi esistenti di cui ancora non è stata trovata una valida soluzione.
Affinché le startup innovative funzionino e raggiungano i propri obiettivi di espansione devono essere caratterizzate da due proprietà particolari: la scalabilità e la replicabilità. Questi due concetti, infatti, sono essenziali per valutare il potenziale attrattivo di una startup innovativa, tant’è che, nel caso in cui non fossero presenti, non potremmo nemmeno definire l’azienda come effettiva startup.
Vediamo, quindi, cosa significano, nello specifico, questi due termini e in che modo caratterizzano l’essenza stessa di una startup innovativa
Startup innovative: scalabilità vs replicabilità
I concetti di scalabilità e replicabilità sono intrinseci all’idea stessa di startup innovativa e questo perché rappresentano due delle caratteristiche essenziali del modello di business su cui una startup innovativa deve basarsi, il quale, quindi, oltre ad essere caratterizzato da un alto valore tecnologico, deve anche essere scalabile e replicabile.
Per scalabilità, infatti, si intende la capacità di una startup di aumentare le sue dimensioni, ovvero il volume degli affari e, di conseguenza, anche il numero dei clienti. Tale aumento, però, affinché possa definirsi scalabile, deve avvenire in modo esponenziale e, soprattutto, non deve comportare un proporzionale impiego di risorse. Detto in altre parole, il business deve crescere senza che, per questo, crescano nello stesso modo anche i costi sostenuti per svilupparlo. Questi Ultimi devono, quindi, tendenzialmente stabilizzarsi nel breve periodo e presentare una struttura abbastanza costante sia dei costi fissi che di quelli variabili.
Per replicabilità, invece, si intende semplicemente un modello di business che possa essere riprodotto in tempi e luoghi diversi senza, per questo, dover applicare modifiche sostanziali alla sua struttura e/o funzionamento.
La scalabilità e la replicabilità, quindi, sono le caratteristiche che, più di altre, segnano la possibilità di crescita o meno di una startup innovativa. Se ben applicate, infatti, consentono a queste particolari imprese di ottenere dei ROI (ritorno dell’investimento) decisamente alti – si parla di ritorni che variano dal 50% al 300% – ovviamente in paragone agli investimenti di capitale fatti per rendere l’attività redditizia.
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Bene, abbiamo analizzato i concetti di scalabilità e replicabilità per le startup innovative, entrambi essenziali affinché queste imprese possano definirsi tale e possano prosperare nel tempo. Se ci fossero ulteriori dubbi o quesiti al riguardo, non esitate a contattarci! Il nostro staff sarà più che lieto di rispondere ad ogni domanda.
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