Scopriamo i principali svantaggi di una start-up innovativa
Quando si parla di start-up innovativa si viene sempre abbagliati dalla miriade di vantaggi che offre, ma è bene conoscere anche quali svantaggi porta con sé questo modello societario, dal momento che non ne è certo primo. Dopotutto, non è mai tutto oro quello luccica.
Vediamo quindi insieme quali sono, nello specifico, i principali limiti e svantaggi di una start-up innovativa, ovviamente non dopo aver fatto un doveroso excursus su cosa s’intenda, generalmente, quando si parla di questo tipo di impresa.
Start-up innovativa: cos’è
Come ormai molti di voi sapranno per start-up innovativa si intende generalmente quel tipo specifico di start-up il cui focus è quello di sviluppare, produrre e commerciare beni e/o servizi ad alto valore tecnologico.
Il motivo per cui questo tipo di azienda è diventata famosa risiede nelle molteplici agevolazioni di cui gode, come la possibilità di sovraindebitamento, ad esempio, oppure le agevolazioni negli investimenti. Chiaramente, però, per ottenere tali privilegi queste aziende devono anche sottostare ad una serie di obblighi i quali determinano, anche se solo in parte, gli svantaggi che possiedono.
Start-up innovativa: limiti e svantaggi
Come dicevamo non è tutto oro quello che luccica. Questo tipo di assetto societario non possiede infatti anche una serie di limiti e svantaggi. Primo tra tutti il limite dell’investimento agevolabile, che è pari ad euro 100.000 per periodo d’imposta. Per l’eventuale importo eccedente la legge concede l’applicazione della detrazione preesistente del 30%.
Altro svantaggio non da poco è che la Startup innovativa non può distribuire utili per 5 anni. Se questo avviene esce dal registro speciale e, dall’anno successivo, non potrà più godere dei vantaggi indicati nei nostri altri articoli. In altre parole, quanto detto sta a significare che aprire una start-up innovativa conviene solo se si è certi (o quanto meno si prevede) di ricevere investimenti allo sviluppo del progetto almeno per qualche anno. Non solo, per aprire una start-up innovativa che poi funzioni davvero bisogna anche essere aperti all’entrata di nuovi soci in azienda: esterni, come i business angel, ad esempio, oppure interni, come soci lavoratori assunti con la formula del work for equity.
Oltre a questi piccoli difettucci, queste aziende appena nate comportano anche un alto rischio d’impresa, a causa delle caratteristiche che le contraddistinguono, e un elevato numero di ore di lavoro e responsabilità (oltre che reperibilità) nella loro fase iniziale, anche detta scalabile, vista la crescita esponenziale a cui solitamente vanno incontro.
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Bene, abbiamo capito che anche per le start-up innovative vale sempre la stessa vecchia regola: a vantaggio corrisponde svantaggio e ad opportunità corrisponde rischio. Decidere di creare una start-up innovativa (così come decidere di investirci) non è certo cosa da poco ed è per questo che è sempre necessario avvalersi dell’aiuto di esperti del settore, così da essere seguiti e tutelati durante tutto il percorso di vita dell’azienda. Speriamo che quanto esposto sia stato utile ma, ad ogni modo, nel caso in cui vi fosse rimasto ancora qualche dubbio, non esitate a contattarci! Il nostro staff sarà più che lieto di rispondere ad ogni domanda.
Scopri come costituire una start-up innovativa
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